BEdifferent diffusione d'arte


Fra il 2005 e il 2008 sono stato invitato a participare, come redattore e critico artistico, alla creazione della fanzina indipendente, BEdifferent, che ha seguito il ricco periodo di eventi che il territorio cuneese produceva, un'esperienza molto variegata e piena di scoperte.

02-18/09/05 “Multistrati” installazione Palazzo San Giovanni, Cuneo.

02-18/09/05 “Multistrati” performance e installazione Palazzo San Giovanni, Cuneo

 De-flessione, performance
  
   Presentazione :   Da quando lo spazio pubblico di Largo Audifreddi si è trasformato da parcheggio a piccola piazzetta, il luogo è diventato centro d’incontro e dialogo fra gli abitanti del quartiere.


Per quest’occasione l’artista, in diverse giornate antecedente l'evento, si è appostato su una panchina al fine di poter ascoltare e trascrivere alcune delle frasi ripetute più spesso dalle persone presenti. In tal modo ha creato una breve raccolta di frasi, che trascritte su piccoli foglietti vengono sorteggiate dai presenti alla performace. Questa azione riposiziona le frasi in un  particolare surreale dialogo. Esse poi vengono inserite in bolle d’aria colorate.  Fra i tanti foglietti sono presenti alcuni bianchi che se sorteggiati potevano essere scritti e aggiungersi nel dialogo già esistente. Alla fine  sul piccolo prato si è creato un singolare dialogo astratto.testo a cura di Ornella Calvetti











FRO5IT

                            
         "Odo una voce che puro ne clama: "Surgete, morti! venite al iudizio!"

                                                                                                   Jacopo da Todi


    Antefatto        Barnaby prese una gondola che dalle Fondamente degli Incurabili lo portò alla Corte Sconta. Lì, Ornella, l’attendeva per l’aperitivo nello squallido solare bacaro.

B : ciao Ornella, come stai?

O : forse son qui ad asciugarmi al sole con le mie perplessità, e tu come stai?

B : Ma dove sei, dove ti sei mai persa?

O : forse sto mentendo a me stessa, per dirti una verità, che si propone come realtà, probabilmente era solo un ricordo, di quelli che crescono lentamente nella nostra mente e puntellati da tante visioni diventano la nostra verità.

B : da tanti ricordi tante idee?!

O : forse solo una speranza? Va beh cosa prendiamo? Io il mio solito fragolino e tu?

B : io uno spritz bianco, vado dentro e ordino.


     Conversazione

O.C. : ciao Domenico, ho finalmente visto la tua opera a San Giovanni mi ha incuriosito molto, come mai questo tipo di lavoro?

D.O. : la cosa nasce dal titolo dato alla mostra: “Multistrati”, perciò mi sembrava ovvio realizzare qualcosa a più strati, a tal motivo una forma verticale che si stratifica con diversi disegni. Poi su questo progetto ho collegato lo spirito della rassegna, l’idea dell’incontro e il lavoro è venuto da se!

O.C. : quindi si tratta di un’opera che segue una semplice riflessione?

D.O. : in parte sì, anche se poi ci sono aspetti secondari come l’idea di partecipazione e una critica al fare artistico. Infatti il progetto è iniziato con gli artisti della mostra e poi è stato aperto all’intervento esterno, tramite annunci sui media.
Con quest’opera volevo verificare la reale volontà d’incontro e relazione fra i membri e quanto è solo un’esigenza d’uso dell’associazione come luogo per realizzare mostre. Mentre con l’intervento esterno mettevo in dubbio il fatto che i presenti fossero “artisti”, mentre in realtà tutti possono esserlo anche senza fare mostre, anzi forse qualcuno è anche più bravo.
Per l’aspetto critico sul creare artistico, penso che il testo che hai scritto sia perfetto.

O.C. : ti è piaciuto?

D.O. : molto, sia per aver scelto una città che rappresenta in modo perfetto la morte sterile dell’arte, fissata e immutabile come Venezia, ormai solo tenuta per il turismo, priva di vita. Sia per il dialogo, che parla di come l’azione creativa sia un fatto di dubbi e d’incertezze, di come la realtà sia un fatto personale e non sociale.







Questo progetto è stato realizzato coinvolgendo tutti i partecipanti all’evento e poi tramite annunci a tutte le persone che lo desideravano. Ad ogni individuo è stato chiesto di realizzare un foglietto, di formato massimo 20 x 20 cm, che è stato poi inserito in ordine d’arrivo ad un filo.



Nominativo degli artisti che hanno aderito al progetto

Elena Arzuffi, Luca Pittaroli, Nadia Maganbosco, Federica Aiello Pini, Mikkel G.Martinsen, Alberto Lavezzo, Alfonso Calafato, Nani da Giardino, Domenico Di Caterina, Giovanni Iannitto, Marco Bernardi, Marco Leva, Giò, Elisa Belloni, Cristina Barale, Maurizio Ovidi, Lidia Bergamo, Luna Potenziere, Mario Conte, Viola Virdis, Françoise Jarlaud, Stéphane Galli, Mercure, Rose Calvino, Gemma Asteggiano, Max Galli, Edith Galliot, Dominique Dedieu, Adriana Giorgis, Silvo Rosso, Gianluca Bottini, Cesare Botto, Mario Mondino.