20/11/09 “Writetrip” progetto artistico ideato con / an art project work installation with Collettivo Ubique www.collettivoubique.com



20/11/09 “Writetrip” progetto artistico ideato con / an art project work installation with Collettivo Ubique www.collettivoubique.com



Nello spazio di “Progetto AUT/AUT” Venerdì 20 novembre 2009 alle ore 18.30 in via San Francesco da Paola 41 a Torino sarà presentata l'iniziativa artistica: “Writetrip” del Collettivo Ubique. La serata sarà occasione per riflettere sulle dinamiche di scambio nel lavoro collettivo e tra Collettivo ed altri nuclei artistici. 

Il nucleo artistico piemontese Collettivo Ubique presenterà la documentazione riguardante il suo ultimo progetto, “Writetrip” the writing’s right trip, avviato lo scorso agosto nella città di Nuoro in collaborazione con AllCapsProject. Un work-process sul trasferimento di un graffito metropolitano, “staccato” da una struttura architettonica in disuso, che intraprende un viaggio documentativo e sociale fino a New York, dove sarà ricollocato. L’incontro sarà momento di condivisione e documentazione per creare sinergie e supporto al progetto. 

In agosto, il Collettivo Ubique si è trasferito dalla sua zona di azione abituale, Torino, a Nuoro, dove, in collaborazione con ALL CAPS PROJECT (gruppo di writers sardi) ha realizzato un’azione artistica dal titolo "Writetrip" . 

Questo progetto nasce dall'osservazione dell'evolvesi di una pratica visiva, il writing, che da diversi decenni viene realizzata con dinamiche differenti nel tempo e nelle implicazioni culturali, politiche e sociali, aspetti a cui il Collettivo presta particolare attenzione. 

Si è trattato di un’operazione creativa svolta nel centro storico di Nuoro, in un percorso che mira a reinvestire l'elemento graffito delle sue peculiarità iniziali, andate perse durante i suoi quarant'anni di storia: il viaggiare, il muoversi, lo spostarsi all'interno di un habitat urbano ed extraurbano. Elementi dal quale inizialmente il graffito pareva indissolubile, ma che per una serie di implicazioni sociopolitiche ha da essi dovuto allontanarsi, finendo segregato sui muri della linea ferroviaria o peggio ancora nella legalità statica dei sobborghi cittadini, con l'intenzione di stemperare con una nota di colore la monocromia circostante. 

A tale scopo si è progettato un percorso che procederà con operazioni, realizzate in varie fasi. Atto iniziale è stato lo "stacco" (con l'ausilio delle tecniche proprie del restauro conservativo) di un graffito, scelto da una struttura architettonica in disuso (trattasi di un edificio abbandonato in via di demolizione), e la sua collocazione in una teca precostruita, volta alla sua salvaguardia, a cui è seguita un'esposizione al pubblico presso la storica Casa Buscarini di Nuoro. 

Durante quest'esposizione è stata effettuata una raccolta firme e/o fondi, come sostegno al viaggio del graffito staccato in un percorso a ritroso nella sua storia, verso la città di New York. Sulla cui metropolitana di questa città, il movimento del writing ha mosso i primi passi dando il via alle azioni visive proprie, diffondendosi poi a macchia d'olio evolvendosi in maniera esponenziale e trovando rilevanti sviluppi in luoghi geograficamente inaspettati. Quando giungerà a destinazione, il graffito prelevato verrà collocato nella location che riattiverà il suo processo di movimento originario. 

Altra finalità è quella di attuare un'operazione di storicizzazione del graffito, senza snaturarlo con operazioni di segregazioni in spazi espositivi, con tale intento sarà portato in luoghi pubblici e di grande fruizione, proponendo una visione di opera d'arte da salvaguardare, e intervenendo su di esso con le normali metodologie del restauro conservativo contemporaneo, altro aspetto dell’arte contemporanea sempre più soggetta alla trasformazione temporale. 

Durante i primi due giorni di esposizione, ci sono state 121 firme per supportare il progetto-writetrip e 80,23 euro di donazione sono stati raccolti per i viaggi del graffito. 


Collettivo Ubique è un gruppo di artisti provenienti da Torino e Cuneo formatosi nel 2008. Il nucleo fermo del collettivo è rappresentato da Franco Ariaudo, Eliana D. Langiu e Domenico Olivero. Sia artisti indipendenti che attivi nel gruppo, il Collettivo è per loro un unico corpo dotato di unica mente, dove i lavori vengono concepiti e realizzati rigorosamente assieme. La prospettiva del loro impegno mira allo stimolo della comunicazione tra fruitori e tra fruitori e artisti, discutendo senza remore di cortesia su impressioni ed emozioni suscitate o meno dai lavori presentati. Installazioni, happenings e performances, ambienti prediletti da Collettivo Ubique, sono investiti di una doppia natura, sociale e ludica, sempre con un occhio alla Storia dell'Arte dell’immediato passato che spesso rappresenta il punto di partenza dei lavori.