Intervista di Natasa Radovic



1. Perché hai deciso di partecipare a questo concorso?
Potrebbe essere interessante, poi chissà conosco qualcuno che si appassiona all'arte e si fa una bella chiacchierata su Bruno Munari.

2. Per chi è utile l'arte?
Il termine utile presuppone una senso, ma ciò dovrebbe supporre una forma determinata, ma per fortuna l'arte è una cosa complessa e articolata in continua mutazione, per cui alla fine può essere utile per chi la fa e per chi la riconosce come tale, ma ognuno ha una sua idea per cui alla fine serve a tutti e a nessuno, un poco come la vita...

3. Cos'è la libertà di espressione?
a) quando il mondo gira dawero attorno a me a prescindere da come io mi esprima
b) quando mi chiamano 'artista' per come mi atteggio
c) quando ciò che ferma la mia espressione è solamente il suo esaurimento d) quando la mia espressione finisce dove inizia quella degli altri
e) altro: che sia la possibilità/capacità di dire ciò che si vuole, e ke forse non tutti capiscono/condividono e vivono felici e contenti.

4. Come interpreti l'affermazione di Joseph Beuys: "Tutti sono artisti"?
La frase è riferita ad un determinato contesto storico, in cui le forme ideologiche avevano (o credevano di avere) un potenziale dirompente sul sistema sociale, oggi ritengo questa fase superata dalla forte frammentazione dei sistemi linguistici sociali e dalle dinamiche del consumo di massa, che hanno superato la funzione di società ritornando a una forte frammentazione delle individualità (al fine di poterle consumare meglio!).
Semplificando posso dire che a tutti è dato di fare arte e che tutto (o forse quasi tutto) è arte (soprattutto se legato al fare culturale, come la sociologia...)

5. Qual'è l'ultimo vernissage di un evento culturale al quale sei stato? Esprimi la tua opinione al riguardo
5/11/04 Villa Arson a Nizza, mostra di J.Dodge, J.Flicinsri, P.Mrzyr & J.F. Moriceau, il luogo é molto piacevole, terrazza sulla città strepitosa, la mostra in se discreta, deluso un pochiono dal lavoro di J.D., soprattutto nella realizzazione concreta dei manufatti, mentre i lavori murali di J.F. e P.M.&J.F.M. veramente ben fatto e molto divertente.

6. Il più speziato pettegolezzo dell'ambito culturale?
Sicuramente il prossimo.

7. Cosa determina l'atteggiamento di un artista incline al successo?
Per me il piacere del gioco, per altri il bisogno di esprimere un proprio vivere/sentire e a volte la vanità o il bisogno di denaro. Il mondo è bello perché vario o avariato!

8. Chi mantiene l'artista?
Ci sono tante possibilità, ricchezza familiare, abilità nel promuovere il proprio lavoro in ambito commerciale, qualche gallerista, un amante....e chissà forse la fortuna!

9. Chi ha sponsorizzato il tuo ultimo progetto (specifica le modalità)?
Il mio ultimo progetto era un lavoro durato tutto l'anno 2004 intitolato "Resonance l'arte dell'attenzione", dedicato hai miei 40 anni. Ogni mese ho realizzato un lavoro dedicato a qualcosa del mio personale vivere. Essendo un progetto molto particolare è stato completamente autoprodotto, ho avuto il cortese sostegno di due collezionisti, già interessati ad altri miei lavori, che mi hanno aiutato soprattutto con un supporto tecnico/materiale al completamento del progetto stesso. Per maggiori informazioni sul progetto vedere il sito :http://xoomer.virgilio.it/domenico.olivero1/resonaceweb/index.htm

10. Quali sacrifici hai fatto e cosa faresti per raggiungere i tuoi obiettivi?
Non penso di aver mai sacrificato nulla, è un passione, e come tale mi assorbe e mi diverte. Vivo tutto ciò come un bel gioco, e mi lascio trasportare dal piacere di goderlo. Serenamente. I miei obiettivi sono stati sempre raggiunti condividendo le mie cose con gli amici e usando il mio tempo quotidiano senza grossi disagi o sacrifici, anzi spesso creando contatti e condivisioni con altre persone.

11. Le tue misure: altezza-peso / colore dei capelli-occhi / petto,seno-vita-fianchi
178x65, castano verso il bigio, occhi neri, posso mettere la lunghezza del pene? 16 cm fa tanto annuncio porno!

12. Qual è la tua colonna sonora? Facci conoscere che tipo di musica preferisci.
La musica è un universo immenso ed affascinante, ogni suono può essere un meraviglioso brano, ad esempio alla sera nei rii di Venezia sentire il dolce movimento della marea che si infrange sulle calli, o recarsi alla Giudecca e sostare nella Fondazione Nono e ascoltare alcuni sui brani. Ma nella nostra contemporaneità abbiamo anche la fortuna di poter ascoltare ogni tipo di vibrazione, da quello degli aborigeni australi a quello composito della tradizione dei madrigali, dalle sonorità del Penguin Café a quelle di Orietta Berti, Edith Piaf, Ryoji Ikeda o Nino Rota. Ci sono concerti rock e sinfonie, v-j e balere. Io normalmente accendo la radio e giro la manopola fino a quando un suono colpisce la mia mente e lo ascolto, questa mattina era la fisarmonica dei Lou Dalfin. Perché darsi dei limiti?

13. Quali sono le tue perversioni?
Perversione=? In una società che ormai ritiene ovvio il bondage o il first fuking, mi pare che la più grande perversione sia la quieta normalità. Da quando tutto vuole essere straordinario unico, trovo la semplicità spiazzante della normalità la cosa più dirompente. Se una volta la notte era il luogo del mistero oggi centinaio di luci e persone l'hanno resa fastidiosa e chiassosa. Togliendo tutti i veli al mistero non è rimasto più nulla, se non la banalità del consumo frettoloso. E forse grazie alla maturità che, mi ha svelato la noiosità della diversità, vivo serenamente la più assurda, l'amore di una persona.

14. Sei mai andato da uno psicologo?
No, però ho degli amici che sono degli psichiatri, aiuta?

15. Ti occupi di politica? Perché?
Sicuramente, la politica è il fondamento di una società, sarebbe impossibile non farlo, forse a volte non lo si è consapevoli. Perché amo l'Utopia.


16. Uno slogan che ti rappresenta (va pubblicato sul manifesto). "Vivo riflesso nei tuoi occhi"